quest it artificial humans evalutation

AI fredda o accogliente?
Come valutare l'empatia
in un Artificial Human?





ARTIFICIAL HUMAN UX EVALUATION ARTIFICIAL INTELLIGENCE


L’evoluzione tecnologica dell'Intelligenza Artificiale e conseguentemente degli assistenti virtuali, ha compiuto importanti passi avanti.

Tuttavia, è ancora diffusa una certa sfiducia da parte delle persone: vincoli tecnici e conversazioni innaturali sono le principali cause di insoddisfazione.

Per poter offrire agli utenti esperienze efficaci e ingaggianti occorre progettare e garantire relazioni empatiche volte al raggiungimento degli obiettivi degli utenti.

Ma come valutare il grado di accettazione ed empatia di un Artificial Human? Utilizzando scale di valutazione che indaghino la personalità e le capacità mentali degli assistenti virtuali. Inoltre attraverso il coinvolgimento di panel di utenti è possibile raccogliere dati quantitativi e feedback qualitativi che permettano di identificare i temi progettuali per il miglioramento degli assistenti analizzati.








Focus
User Research and Evaluation
Cliente
Quest it
Team
Alessandro Pollini 
Angela Di Massa
Maurizio Mesenzani
Oronzo Parlangeli




Immagine evocativa di una persona che usa uno smartphone



“Una buona conversazione avviene quando non ci sono troppi momenti di pausa.”

Come detto, nel contesto attuale caratterizzato da una continua innovazione tecnologica, i chatbot e gli assistenti virtuali, - anche con caratterestiche antropomorfe - rappresentano dei canali in rapida crescita attraverso i quali utenti e aziende entrano in contatto. Per questa ragione è sempre più importante progettare al meglio questa nuova relazione, al fine di renderla fluida, efficace e soddisfacente per l’utente.

Il team BSD è stato chiamato a valutare una serie di Artificial Human: l’analisi è iniziata dall'identificare le opportunità e le attuali criticità di interazione con alcuni Artificial Human in specifici contesti d'uso (es.: e-commerce). L'obiettivo consisteva nell'individuare potenziali azioni di miglioramento al fine di offrire un'esperienza di interazione maggiormente efficace e instaurare una relazione tra l’utente e l’Artificial Human, realmente empatica




Grafico che mostra differenti tratti personali



Ai partecipanti è stata richiesta l’interazione libera e guidata con gli Artificial Human sulla base di specifici scenari.  



L'analisi dell'esperienza di interazione con gli Artificial Human, è stata condotta attraverso degli Interaction Design Experiment che hanno coinvolto un panel di utenti, nello svolgimento di task specifici. Applicando la metodologia del Think Aloud e utilizzando dei questionari volti alla valutazione del grado di empatia dell’utente e dell'agente, i partecipanti hanno identificato le capacità mentali ritenute adegaute a descrivere gli Artificial Human, nonché i principali punti di forza e debolezza dell'esperienza conversazionale. Questa attività ha consentito di individuare i principali interventi progettuali necessari al miglioramento dell'ingaggio degli utenti, quelli relativi all’identità degli assistenti virtuali, al Tone of Voice definito e alle strategie di interazione.




Grafico che mostra dei modelli all'interno del progetto